sabato 19 febbraio 2011

Analisi di un'icona di eleganza e sensualità

Questa a lato è la locandina cinematografica del celebre film con Audrey Hepburn: Breakfast at Tiffany's (Colazione da Tiffany).
E' una locandina disegnata particolarmente efficace nel rappresentare l'immagine di Holly Golightly, la protagonista del film: una ragazza bella ed eccentrica che si mantiene facendo la prostituta d'alto borgo nella New York degli anni '60.

All'interno di una cornice dai vivaci colori pastello, si estende, per quasi tutta la verticale, la shilouette di Audrey dominata dalla tinta nera del vestito. Ad essa si contrappongono: sulla destra, nella parte bassa il titolo del film; più in alto una scena del film con i due protagonisti che si baciano sullo sfondo dei palazzi grigi di una città sotto la pioggia.

Ciò che colpisce particolarmente è questa straordinaria immagine di conturbante femminilità ottenuta senza l'ombra di volgarità ma con una serie di stratagemmi simbolici.
Infatti, il vestito nero che copre buona parte del corpo delineando un profilo snello e sinuoso, lascia intravedere poco più che uno spicchio della gamba destra. Anche le mani e le braccia sono foderate da guanti molto lunghi.
Di contrappunto nella parte alta del corpo, dal collo in su, si raccolgono un gran numero di dettagli ed elementi significativi.

I gioielli di Tiffany, per prima cosa, svolgono la duplice funzione di richiamare lo sguardo con lo scintillio e di esibire un simbolo di ricchezza e potere.
L'attenzione può quindi posarsi sui tanti particolari che circondano o sono parte di un viso dai tratti delicati.
Ci sono labbra di una bocca con un deciso rossetto che stringono un lungo bocchino nero.
Poi c'è un gatto appollaiato fra spalle e collo, e accarezzato dalla bella Audrey con la mano destra.

Le labbra rosse, il bocchino, il gatto.

La lunghezza del bocchino non ha altra funzione essenziale se non quella di estendere la sigaretta .
E' questo propriamente un evento fallico, un gesto di potenza maschile.
Inoltre la lunga cannuccia si va ad insinuare in una bocca dalla vivida tinta purpurea.
A tal proposito è curioso sapere che il rossetto nasce tra Mesopotamia ed Egitto già 5000 anni fa con la funzione di ricreare, sulle bocche dei defunti, il colore arrossato dell'organo sessuale femminile eccitato.

Infine il gatto. Considerate che la locandina è stata pensata prima di tutto per un pubblico di lingua inglese e che il nome affettuoso riservato ai gatti in questa lingua è pussy. Molti sanno che pussy ha anche un'altro significato e cioè figa.

Facendo un parallelo è come se gli americani chiamassero micia l'organo sessuale femminile.
La locandina equivalente per l'italiano sarebbe quella con una Audrey Hepburn attraversata sulla spalla da una bella passera.

Nel complesso abbiamo un oggetto fallico che penetra far due arrossate labbra mentre una sinuosa micia si muove dietro al collo gustandosi la scena; il tutto condito da tanti scintillanti gioielli che impongono di guardare in quella zona.

Gli autori della composizione hanno posto, in maniera quasi subliminale, degli elementi con un forte significato erotico, elementi richiamanti nella mente dell'osservatore attraverso i nessi associativi simbolici e letterali.

Chi ha elaborato questa figura ha creato un'apparenza di compostezza e candore e poi vi ha incastonato in maniera velata, come tanti preziosi, ciò che veramente di prezioso custodisce una donna.


Con astuzia, senza farsi scoprire mostrare ciò che scatena le pulsioni più profonde ... E' forse questo il segreto della sensualità femminile?

1 commento:

  1. Senz' altro Mr Shutterproof le tue osservazioni fanno riflettere non solo sull' immagine presa in considerazione ma sulle migliaia di locandine e pubblicità che ci circondano: raccolta di messaggi subliminali assai lontana però da quella dei decenni scorsi.
    Nella locandina di "Colazione da Tiffany" viene, come tu suggerisci, espressa una sessualità femminile celata da un mistero che va a braccetto con segni di erotismo femminile che è reso ancor più accresciuto dal fatto che non è cos’ evidente come pare.
    Si potrebbe forse dire che oggi invece le locandine o le immagini non celano più tanti messaggi ambigui ma hanno un’ unica e palese espressione.
    La sessualità femminile, seppur immortale come gli eventi naturali, ha subito un mutamento non da poco negli ultimi decenni.
    Se prima gli occhi degli uomini si incantavano davanti alle curve sinuose e avvolgenti di donne formose, ora quegli archi e parabole sono stati suppliti da longinee lancee deprivate in parte di quel serpeggiare così attraente.
    La sessualità è mutata con il mutamento della figura e del ruolo nella società della donna.
    La donna del fascino della Loren è stata snellita come una lattina di Cola in figure secche e a tratti androgine come quelle di Gisele Bündchen.
    Sono dell' idea che la donna debba riconquistare quel fascino passato che raccoglieva in se la bontà della madre, la passione della moglie e l' ardore della donna.
    Ad ogni modo ognuno ha i suoi gusti e qualsiasi sia la moda del tempo tutti avranno sempre modo di cercare e trovare il fascino che meglio aggrada loro. J.B.

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